I problemi ormai noti in diversi settori legati al primario sono stati sottolineati anche in occasione della 77ma assemblea della Società ticinese di economia alpestre. Siccità, diminuzione della produzione, surriscaldamento delle cantine e presenza dei grandi predatori preoccupano tutto il settore lattiero caseario. Tuttavia il 2022 è stato un buon anno per la STEA e proprio in occasione della riunione di domenica scorsa a Olivone, sono stati ricordati i risultati più importanti.
«Il clima sta notevolmente mutando e sempre più le vere stagioni stanno scomparendo», ha detto il presidente Valerio Faretti nel suo discorso di apertura. L’aumento della temperatura anche in alta quota, la mancanza di neve in inverno e la poca pioggia creano pascoli precoci. La crescita dell’erba nel medesimo momento su tutte le superfici fa sì che la stessa diventi secca perdendo una gran parte delle proprie peculiarità e del valore nutritivo con di conseguenza una diminuzione della produzione lattiera e una minore produzione di formaggio. In certi casi anche la mancanza d’acqua delle sorgenti in altura e non solo, contribuisce ad accorciare il periodo d’alpeggio. «Il bestiame potrebbe essere abbeverato con rifornimenti puntuali ma per una produzione di formaggio igienicamente ineccepibile è necessario avere acqua di sorgente», ha sottolineato il presidente. Per quel che riguarda il surriscaldamento delle cantine, che fino a alcuni anni fa era un evento che si riscontrava solo in una qualche giornata torrida, ora è un problema che preoccupa tutta la stagione. «Sarà necessario il coinvolgimento dei Patriziati e del Cantone per cercare soluzioni urgenti».
Stagione 2022
La stagione tutto sommato è stata comunque ancora buona dal lato qualità del formaggio sebbene si sia registrata una diminuzione media della produzione di circa il 20%. Questo ha comportato una minor entrata per gli alpigiani considerando anche l’aumento delle spese di trasporti, mangimi e carburanti.
Per quanto riguarda l’attività della STEA il presidente ha ricordato come il 2022 sia stato un anno di eventi importanti. Il comitato ha organizzato l’assemblea dello Swiss Cheese Marketing al Castel Grande di Bellinzona con un ottimo riscontro, mentre al Caseificio del Gottardo di Airolo si sono svolte le giornate di studio AOP/DOP Svizzera in collaborazione con l’Ufficio Federale dell’Agricoltura che, assieme alla visita all’alpe Pesciüm, sono state molto ben apprezzate e frequentate. Non da ultimo, il problema dei grandi predatori preoccupa anche il comitato della STEA soprattutto pensando alla diminuzione degli alpeggi caricati con conseguente impoverimento del territorio alpino. «Una conseguenza che ricadrà anche su alcuni sentieri che scompariranno o saranno soggetti a scoscendimenti e quindi sulla diminuzione del turismo».
Concorsi, risultati e progetti
Nel 2022, la STEA ha presentato una quindicina di formaggi stagionati alla CETRA SA, al Campionato Nazionale dei formaggi e all’OLMA, ottenendo ottimi risultati. La CETRA SA ha anche partecipato al Concorso Mondiale del formaggio in Galles, dove ha guadagnato una medaglia d’argento e una di bronzo con due alpeggi ticinesi.
«L’aumento degli animali da carne con il conseguente calo del numero di vacche da latte deve preoccupare e ci spinge a lavorare uniti per far sì che le nostre autorità, che stilano i piani quadriennali dell’agricoltura, diano maggiore importanza al pagamento corretto del latte, altrimenti anche diversi alpeggi che producono il tanto apprezzato formaggio ticinese DOP/AOP andranno a diminuire. Ciò significherebbe un ulteriore impoverimento delle regioni di montagna».
Per quanto riguarda la situazione del progetto PSR “Eccellenze alpestri” si è giunti alla firma dei contratti per la costituzione del Consorzio. Si passerà ora a consegnare il tutto al Consiglio di Stato e al Gran Consiglio per l’approvazione dei contributi.
Modifica elenco degli obblighi
Questo è stato il punto più acceso durante la riunione di domenica scorsa a Olivone. Il comitato ha sottoposto tre cambiamenti degli articoli che compongono l’elenco degli obblighi: Art 3, Art 7 e Art. 18.
Per quanto riguarda l’articolo 3, “Caratteristiche fisiche” il comitato ha spiegato che a seconda della cantina dove viene stagionato il formaggio, esso può cambiare consistenza, ma è molto difficile attestare quanto la pasta diventi effettivamente dura. La soluzione approvata all’unanimità dall’assemblea è stata dunque quella di inserire nella dicitura dell’Art. 3 “Caratteristiche fisiche”, che il formaggio a pasta semidura con crosta naturale “con la stagionatura può cambiare il grado di consistenza”.
Un ulteriore modifica che invece ha suscitato un’animata discussione in sala è stata proposta per l’Art. 7 “Alimenti complementari”. Il comitato ha sottoposto la modifica motivandola con l’intento di mantenere il formaggio d’alpe con le proprie qualità, senza apportare delle sostanze che potrebbero alterarne il gusto. La proposta in concreto era dunque quella di aggiungere all’Art. 7, l’utilizzo della melassa come legante per i cubetti. La decisione infine votata per la maggioranza dall’assemblea è stata invece quella di modificare l’articolo come segue: “Gli alimenti complementari concentrati sono autorizzati, eccezion fatta per l’urea e i prodotti a base di urea. Il fornitore degli alimenti è tenuto a firmare un certificato di assenza di OGM, e di discarico, il quale attesti che essi non pregiudicano l’idoneità del latte ad essere trasformato formaggio”.
Infine per l’ultimo articolo in discussione Art. 18 “Marchiatura”. È stato spiegato e approvata dall’assemblea che sarà inserita la dicitura AOP accanto alla DOP «soprattutto per quanto riguarda il Progetto eccellenze alpestre, attraverso il quale il formaggio ticinese è venduto in Svizzera interna e lì la dicitura “DOP” non sanno che cos’è» ha sottolineato il presidente.
Metodo fatturazione SAV
Alessandro Corti,rappresentante della STEA nel comitato nazionale, hapoi presentato la proposta attualmente in discussione per un nuovo metodo di fatturazione dei contributi annuali da parte delle aziende di estivazione ricordando l’impegno e i progetti portati avanti dalla stessa, unitamente all’Unione Svizzera dei Contadini (USC) in favore di tutto il settore primario. «Siamo in una fase di informazione e discussione nelle varie sezioni» ha riportato Corti «Chiedo all’assemblea di votare il principio di entrata in materia; se la STEA dunque si allineerà alle altre sezioni svizzere oppure no. Durante la prossima assemblea della Società Svizzera di Economia Alpestre verrà discussa e approvata questa modifica che riguarderà sostanzialmente un aumento della quota destinata alla Società svizzera di Economia Alpestre e un nuovo contributo all’USC tramite un metodo di gestione delle tasse di affiliazione che sarà riscosso da Identitas. Un’entrata in materia che è stata accettata a larga maggioranza dall’assemblea.
Il comitato della STEA durante il 2023 dovrà dunque affrontare una lunga discussione, ha ricordato Corti, e chiedersi come si potranno finanziare questi maggiori costi qualora vengano approvati a livello svizzero (che si stimano essere circa di Fr. 5’000 di aumento totale delle tasse), se sarà vantaggioso economicamente lasciare la riscossione ad Identitas e se il sistema di tasse sociali di STEA è ancora attuale. Su questo tema anche Omar Pedrini, presidente dell’Unione Contadini Ticinesi, ha ricordato l’importanza del rimanere uniti e di sostenere finanziariamente le società di categoria che si impegnano nella lotta per il settore, «perché è solo aiutandosi a vicenda che potremo avere la forza per farci sentire e influenzare qualche cambiamento».
Infine Nicola Forrer Chimico cantonale è intervenuto durante l’assemblea riportando alcune informazioni riguardo al Laboratorio cantonale e presentando l’attività dello stesso focalizzandosi sull’importanza della tracciabilità del prodotto, per un’ informazione sempre più trasparente e completa.
Premiazioni, ricorrenze e nuovo membro di comitato
Sulla composizione del comitato sono da segnalare le dimissioni di Marco Togni e la proposta di Nicola Croce come subentrante acclamata dalla sala con un grosso applauso. Come ogni anno in questa occasione sono anche state consegnate le targhette ai gestori d’alpe e in particolare è stato premiato il signor Siro Gianettoni per i suoi 60 anni di stagioni all’alpe. Complimenti dunque a tutti anche da parte dell’Unione Contadini Ticinesi. Auguriamo che nonostante le difficoltà, possa essere anche quest’anno una buona stagione alpestre.
Prisca Bognuda