Sebbene la situazione in Ticino non desti ancora particolari preoccupazioni, ci sono alcuni aspetti importanti legati alla comunicazione nell’ambito del trasporto degli animali al mercato, che vale senz’altro la pena ricordare.

A sottolineare l’importanza di una corretta e completa comunicazione per i detentori di bovini, ma anche di ovini e caprini, è Eliane Jemini della Commissione Mercati Ticino. «In generale la situazione in Ticino funziona abbastanza bene, ma è importante sensibilizzare tutti coloro che portano i propri animali al mercato affinché il problema rimanga contenuto». In linea di principio, come tutti sanno, gli animali che sono condotti al mercato devono essere sani. Nel caso in cui un capo sia gravido, va segnalato sull’apposito certificato di accompagnamento. «Il problema della mancata segnalazione di un animale gravido si ripercuote poi su chi lo acquista e non solo. Spesso in autunno dopo la discesa dall’alpe ci ritroviamo con degli animali gravidi al mercato senza che il proprietario ne sia a conoscenza. Vorrei per questo sottolineare l’importanza di controllare le proprie bovine prima di portarle al mercato, soprattutto se hanno trascorso un’estate all’alpe dove era presente anche un toro».

Di seguito riportiamo i punti principali che ogni detentore deve tenere in considerazione se decide di portare gli animali al mercato.

Nel primo punto, che chiarisce le condizioni di trasporto di animali al mercato bestiame, viene definito come «Nel caso di giovenche e vacche, lo stato di gravidanza debba essere indicato in base alla soluzione di settore definita da Proviande», reperibile online in italiano al titolo: “Raccomandazione specializzata per evitare la macellazione di animali in gestazione della specie bovina”, valida dal 1° luglio 2020.

Tra i vari motivi che possono portare alla macellazione di animali in gestazione c’è infatti la possibilità che ci siano «informazioni insufficienti ai nuovi proprietari nel commercio intermediario». Per questo motivo è stato redatto un documento informativo con lo scopo di evitare la macellazione di animali in gestazione che può servire anche a chi porta i propri animali al mercato bovino ticinese.

Lo scopo principale della raccomandazione è quello di assicurare che «gli animali in gestazione vengano macellati solo in situazioni eccezionali e casi di emergenza non evitabili, per esempio in caso di malattie incurabili o in seguito a incidenti», e «aiuta i detentori di animali a prendere coscienza della propria responsabilità etica per il benessere e la protezione dei giovani animali e delle loro madri».

Responsabilità

«La responsabilità primaria per la protezione degli animali in gestazione e dei loro feti è dei detentori». Una buona gestione dei capi e una corretta prassi di produzione prevedono che i detentori di animali e tutte le altre persone coinvolte nella filiera siano informati della condizione e dello stadio di gestazione di tutti gli animali di cui sono responsabili. Anche quando la fecondazione artificiale viene sostituita dalla fecondazione naturale, il detentore degli animali deve avere il controllo della situazione riproduttiva dei propri capi di bestiame.

Nella compravendita «occorre assicurarsi che gli acquirenti, i trasportatori e il personale dei macelli e/o i controllori delle carni siano sempre adeguatamente informati».

Dichiarazione obbligatoria dello stato di gestazione L’informazione relativa allo stato di gestazione dev’essere fornita contestualmente al trasferimento degli animali.

L’inequivocabile stato di gestazione dev’essere obbligatoriamente indicato con SÌ/NO sul “Certificato d’accompagnamento per animali a unghia fessa”

«In caso di dubbio il detentore degli animali deve eseguire un controllo per diagnosticare la gravidanza prima di trasferire gli animali. Il controllo per diagnosticare la gravidanza può essere eseguito da un medico veterinario per via rettale mediante la palpazione dell’utero o con un esame ecografico. Per le vacche da latte, il controllo viene generalmente eseguito attraverso un’analisi del latte (test Fertalys, test del progesterone nel latte). Questi accertamenti sono affidabili e vantaggiosi rispetto al danno che può derivare dalla macellazione di una vacca in stadio di gestazione avanzato».

Comunicazione per chi trasporta animali al mercato bestiame

In generale per il “trasporto di animali a unghia fessa al mercato del bestiame”, riassumiamo i punti importanti indicati sul flyer dall’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) e disponibili anche online.

Commercializzare solo animali sani e non macellare animali gravidi. Gli animali malati o feriti non possono essere venduti in un mercato del bestiame perché potrebbero causare stress inutile e diffondere malattie infettive. Nel caso di giovenche e vacche, come già detto sopra, lo stato di gravidanza deve essere indicato secondo la soluzione di settore di Proviande. In caso di dubbi, è necessario consultare il veterinario.

Annotare i tempi di trasporto nel documento di accompagnamento. I detentori di animali che trasportano i loro animali a unghia fessa al mercato del bestiame devono inserire l’orario del carico e dello scarico e il tempo di percorrenza al punto 7 del documento di accompagnamento.

Al momento della consegna del documento di accompagnamento al responsabile del mercato del bestiame, le indicazioni del primo trasporto devono essere inserite integralmente. Nei trasporti con rimorchio bisogna registrare la targa del mezzo di trasporto.

Cristian Bubola, CMBT