In un territorio particolarmente vasto e impervio come la Verzasca, l’utilità di una localizzazione precisa e continua del bestiame sugli alpeggi, in particolare per ovini e caprini ma anche per i cani-pastore, sta diventando una sentita necessità.
Vista l’importanza dell’agricoltura di montagna per la tutela del territorio e della sua economia, l’Associazione Agricoltori Valle Verzasca ha raccolto la sfida di sviluppare un progetto innovativo per agevolare la gestione delle greggi mediante l’utilizzo di ricettori. La conduzione e la concretizzazione dell’iniziativa sono state affidate alla Fondazione Verzasca.
Tra i motivi principali del progetto, vi sono il forte innalzamento del limite del bosco negli ultimi decenni a copertura di aree dove era un tempo maggiormente facile l’individuazione delle greggi, eventi atmosferici sempre più estremi e improvvisi e, non da ultimo, la sempre più diffusa presenza del lupo. Quest’ultima soprattutto preoccupa e impegna fortemente gli agricoltori di montagna, specialmente in zone ripide e difficili come in Valle Verzasca, dove una gestione improntata sulla presenza continua dell’uomo, con cani da protezione o recinzioni elettrificate, non è oggettivamente possibile. E anche se un simile sistema non ha alcuna garanzia di proteggere effettivamente i greggi da possibili attacchi del lupo, la sua applicazione ha comunque garantito molteplici benefici.

Il progetto nel concreto
Il progetto, realizzato con la tecnologia della ditta svizzera Alptracker AG, consiste nel poter geolocalizzare in tempo reale il proprio bestiame attraverso un’applicazione per smartphone e PC grazie alle informazioni raccolte in una piccola rete d’antenne, sei in totale, e alla collocazione di decine di ricettori sui capi di bestiame. Inoltre, il sistema fornisce numerose altre informazioni, come per esempio la mappatura precisa degli spostamenti, e invia segnalazioni per SMS se i ricettori restano immobili per periodi prolungati o si spostano in maniera rapida e improvvisa, come nel caso di una fuga da un possibile predatore.
Ad aderire al progetto sono stati dieci allevatori della Valle Verzasca e del Piano, che hanno potuto beneficiare dell’utilizzo dei ricettori, funzionanti con comuni batterie, già nel corso della scorsa stagione alpestre. Nel complesso, sono stati consegnati e attivati un centinaio di ricettori.
Come mi spiega Alan Matasci, coordinatore del progetto e presidente della Fondazione Verzasca, il sistema di Alträcker è già stato applicato in Svizzera interna, per esempio nei cantoni di Uri, Vallese e Grigioni, ma «in Ticino, su scala regionale, è un po’ una prima». La Fondazione ha quindi garantito il funzionamento del progetto per una durata di due anni, con l’intenzione però che possa restare attivo anche in seguito. E con l’auspicio che possa anche essere applicato in altre regioni, dal momento che è Matasci stesso a immaginarsi che «anche in altre valli gli allevatori abbiano gli stessi problemi, o problemi simili. Il progetto è un ottimo aiuto per la gestione delle greggi e i riscontri con gli agricoltori sono stati positivi». Quando gli chiedo di farmi un esempio di aiuto concreto fornito dal sistema, me ne fa uno semplice e immediato: «se la mattina presto bisogna trovare le proprie capre per mungerle e c’è nebbia, il sistema di geolocalizzazione permette di sapere dove trovarle subito». In poche parole, se prima l’allevatore doveva andare a cercarle senza sapere esattamente dove trovarle, impiegando tempo ed energia, installando i ricevitori magari anche solo su qualche capo è in grado di sapere subito in che direzione andare.

Non solo su ovini e caprini
Come è stato scritto nel comunicato, a esser stati dotati di ricettori non sono solamente i capi di bestiame, ma pure i cani da protezione. Ester Monaco, una degli agricoltori che hanno partecipato al progetto e che d’estate carica l’alpe Ruscada con le proprie capre, ha infatti utilizzato il sistema anche sui suoi tre cani da protezione. Per lei, il progetto «ha funzionato molto bene, anche per la convivenza con i vicini, e in generale per tenere d’occhio il gregge e sapere dove trovarlo evitando di dover star lì a cercarlo col binocolo». Nel suo caso, mi spiega, ha poi installato ricettori su dieci capi, scegliendo magari anche quelli che si isolavano più spesso dal resto del gregge. Una grande soddisfazione è stata data anche dall’ottima organizzazione. «Ho pagato la tassa d’iscrizione per i due anni, ho seguito qualche serata informativa, ma poi hanno fatto tutto loro e hanno lavorato molto bene».
Ancora qualcosa da migliorare
In seguito ai primi sei mesi di utilizzo, i feedback confermano la praticità del sistema, malgrado per garantirne un funzionamento ottimale vi siano alcuni aspetti che sono ancora in fase di miglioramento. Nello specifico, come mi spiega Daniele Piscioli, presidente dell’Associazione Agricoltori Valle Verzasca, il fatto che «in alcune giornate coperte o con brutto tempo, il segnale tra ricevitore e antenna non è perfetto». Inoltre, al di là dei problemi più tecnici, il fatto che «gli abbonamenti al sistema sono di una durata di sei mesi o di un anno; l’abbonamento di sei mesi, pensato per la stagione alpestre magari non copriva tutto il periodo in cui le bestie erano caricate all’alpe».
Un progetto ben riuscito
Malgrado qualche problema su cui si sta già lavorando, Piscioli mi dice che il progetto di digitalizzazione «ha funzionato bene». Dal canto suo, anche Alan Matasci mi conferma che il progetto è risultato «un bell’esercizio in cui tutti gli attori coinvolti hanno svolto un buon lavoro, anche a livello burocratico». La sua riuscita è stata quindi «un’ottima opportunità di sviluppo regionale per l’agricoltura e non solo».
Coloro che hanno finora beneficiato dell’iniziativa hanno potuto quindi godere di una maggior serenità e sicurezza, anche emotiva, sebbene la massiccia presenza del lupo continui a preoccupare. Ora, con la prossima stagione alpestre che si avvicina, si vedrà come andrà nel secondo anno e si vedrà la possibilità di rinnovarlo e, chissà, magari estenderlo ad altre regioni del cantone.
Andrea Arrigoni