Ecco un’altra occasione per continuare con la presentazione dei nostri membri di comitato. Crediamo sia molto importante conoscersi tra di noi e farsi conoscere per poter avere fiducia nel gruppo e portare avanti gli interessi di tutto il settore. Solo in questo modo avremo un settore agricolo forte e daremo la possibilità alle nuove generazioni di continuare a sognare e svolgere questa bella e importante professione per il bene del nostro territorio e di tutta la popolazione.

Sono Matteo Ambrosini, ho 24 anni e abito a Cevio in Vallemaggia. Anche se non esco da una famiglia contadina, questa passione mi scorre nel sangue fin da bambino. Dopo l’esperienza scolastica e lavorativa in Svizzera tedesca sono tornato in Ticino. Il forte legame che ho con le “nostre” montagne e quello che ci possono dare, la vita rurale che mi ha sempre affascinato e la passione per gli animali mi hanno portato dove sono ora.

Oggi, oltre a gestire la mia azienda agricola, provo ad impegnarmi per portare avanti quanto di buono ci è stato tramandato da chi ha lavorato sul territorio prima di noi. Nei comitati di cui faccio parte cerco di condividere la passione e la voglia di continuare con l’allevamento e l’alpicoltura. Purtroppo, sappiamo tutti delle difficoltà che stiamo incontrando e delle sfide che ci aspettano. Non sempre si vedono i risultati sperati, ma credo che ogni piccolo passo possa essere fondamentale. Non voglio mettermi a scrivere di problemi, perché non avrebbe senso, ma ci tengo molto ad augurare a tutti di riuscire a credere in quello che tutti noi stiamo facendo e sperare assieme in un futuro migliore. Le sfide sono sicuramente tante e noi come Giovani Contadini siamo motivati a raggiungere gli obbiettivi, lavorando in collaborazione con i vari gruppi di interesse.

Per farmi conoscere meglio vi descrivo un po’ il mio percorso agricolo. Dal 2005 ho iniziato a fare il “bocia” e poi l’operaio all’alpe di Sfille in valle Rovana con Ezio, Clarita e Marzio Coppini per molte estati e poi per alcune stagioni sull’alpe Brünesc con Elio Leoni.

Dopo le scuole dell’obbligo sono partito per la Svizzera interna con gli obbiettivi ben chiari: imparare la lingua, il mestiere e poi fare il possibile per far sì che il mio sogno si avverasse. Già da piccolo la mia passione era forte e le idee erano ben chiare. A testimoniarlo, oltre alla memoria da quando riesco a ricordare, c’è anche un disegno che rappresenta un ragazzo e due “bovini” che avevo realizzato io all’asilo e dove la maestra, visto che noi allievi non sapevamo scrivere, aveva scritto “da grande voglio fare il pastore”. Dopo due anni alla scuola agricola Rüti a Zollikofen ho svolto il terzo anno di apprendistato nei Grigioni e mi sono diplomato come agricoltore al Plantahof nel 2016. Nello stesso anno sono tornato in valle Lavizzara al Piano di Peccia dove ho iniziato la mia attività da zero, mettendo assieme un poco alla volta quello che riuscivo. Nelle prime stallette avevo 5 mucche e 8 capre. Oggi nella stalla nuova di Cevio ci sono 18 mucche da latte, lo spazio per la rimonta sarà pronto prossimamente, così potrò allevare i miei animali di razza Bruna alpina originale. Le capre, che nel frattempo erano diventate una quarantina, le ho “dovute” diminuire e attualmente il loro futuro è incerto. In azienda è fondamentale l’aiuto della mia compagna Gloria, dei miei genitori e di tutti gli amici e i famigliari che mi sostengono.

La mia azienda funziona a stretto contatto con quella di mio fratello Nicola: lui ha 100 capre in val Bavona. Trasformo il latte delle due aziende nel mio caseificio e faccio vendita diretta dei prodotti che ricavo dal latte e anche dalla carne. Durante l’estate lascio i lavori di fienagione a mio fratello e io salgo all’alpe con tutti gli animali. Da due estati ho realizzato un altro grande passo verso uno dei miei tanti sogni e carico l’alpe Porcaresc di proprietà del Patriziato generale d’Onsernone. Proprio durante la prima stagione all’alpe sono venuto a conoscenza del gruppo Giovani Contadini Ticinesi (GCT). Poco dopo, il mio interesse per il bene del mondo agricolo mi ha portato in contatto con Giacomo per poi iniziare a collaborare e dare, dove e quando posso, il mio contributo. Non nascondo come non sia facile riuscire sempre a trovare le energie per tutto, soprattutto se ci si ferma un po’ a riflettere sulle varie situazioni, però la speranza di riuscire è forte e ci tiene uniti. Dalla Svizzera interna, tra le altre cose, porto con me il tedesco, che è molto comodo nel nostro settore. La passione per l’alpe e le montagne si è rafforzata maggiormente dopo gli anni passati al piano così come la passione per le Brune originali che mi è stata tramandata a Disentis dalla famiglia Scheuber.

Giovani Contadini Ticinesi