I rifiuti e la loro gestione rappresentano una sfida globale, che con gli anni si è aggravata: essi rappresentano un pericolo per l’ambiente, le persone e tutti gli esseri viventi. Il miglioramento delle condizioni economiche e l’aumento dei consumi hanno incrementato massicciamente quantità e tipologia dei rifiuti.
Qui presentiamo un progetto di gestione dei rifiuti condotto e appena concluso dalla nostra ONG in una località della Mongolia occidentale, dove è attiva da anni: “La Mensa e il gregge” (MeG).
Tra popolazione residente nel villaggio e quello vicino, più i nomadi circostanti, gli utenti interessati sono circa 5’000. A causa del COVID molte attività previste già dal 2019 hanno dovuto essere rimandate: in questo modo la fase di coinvolgimento ed educazione dei beneficiari ha dovuto e potuto essere approfondita in modo adeguato e positivo.
In tutta la Mongolia, paese di vastissime dimensioni e scarsa popolazione, il problema dei rifiuti dispersi nella natura o accatastati disordinatamente in villaggi e città è atavico e all’apparenza irrisolvibile. Scopo del progetto era quello di contribuire a sensibilizzare ed educare la popolazione, di dotarla di un “know-how”, di strumenti e di misure che permettessero una seria politica di “Waste Management” nei due villaggi coinvolti e nelle loro aree circostanti (abitate da famiglie di allevatori nomadi). La discarica e l’eco-centro realizzati sono ora funzionanti: tutti i rifiuti dei due villaggi e delle regioni limitrofe sono raccolti e depositati nella nuova struttura. Inoltre sono state completamente eliminate anche le molte discariche selvagge, a cielo aperto e insalubri disseminate nel territorio circostante.
La popolazione locale ha imparato a gestire in modo differenziato i propri rifiuti domestici, affidandoli poi agli operatori ecologici per il trasporto nella discarica, rispettivamente nell’eco-centro dove vengono trattati secondo le indicazioni tecniche ricevute in base alle norme vigenti. Oltre ad una nuova e reattiva sensibilità ambientale nella popolazione (in particolare nei giovani), il progetto ha creato anche diversi posti di lavoro nella raccolta dei rifiuti, il trasporto alla discarica e la loro gestione. Nei villaggi è ormai diffusa un’educazione specifica sulla gestione rifiuti nelle scuole come pure nei circoli dei genitori e degli anziani. I beneficiari contribuiscono con un’eco-tassa alla gestione della raccolta.
Da un punto di vista ambientale, la collocazione della discarica non presenta rischi significativi essendo posta a distanza di sicurezza dal villaggio. Purtroppo per ora il trasporto dei rifiuti nella discarica avviene con camioncini e macchinari alimentati a benzina, mentre per il funzionamento dell’eco-centro e dei suoi macchinari l’elettricità è generata da pannelli solari.
L’apporto concettuale e culturale di MeG, come pure il supporto economico fornito, sono stati determinanti: senza di essi autorità, tecnici e popolazione non sarebbero stati in grado di dar vita, di gestire e di integrare nel loro “tessuto” culturale, sociale, economico e naturale una discarica ormai assolutamente indispensabile ed urgente di cui beneficeranno anche l’ambiente e l’economia stessa della comunità, migliorando così le condizioni di vita della popolazione.
Al fine di evitare il rischio di una cattiva gestione, o addirittura di una chiusura della discarica, MeG ha redatto e firmato un accordo/contratto con il Governo regionale (al quale ha ceduto per intero e a titolo definitivo la struttura), il quale s’impegna a tempo indeterminato della gestione della stessa, con il pagamento di tutti i costi da essa generati (stipendi, gestione dei macchinari, acquisti di nuovi materiali, ecc.). Il suo arco di vita non dovrebbe essere inferiore ai 15-20 anni.
Questa realizzazione è inoltre fonte di ispirazione per altri villaggi e per il capoluogo stesso: tutto il paese va verso una “transizione” ecologica simile a quella suggerita e realizzata.
Questo progetto rappresenta un buon esempio di approccio sistemico adeguato al problema coinvolgendo dall’inizio i diversi attori coinvolti e i beneficiari: pure gli aspetti socio-culturali considerati sono stati determinanti per la buona riuscita.
Altri progetti legati al tema rifiuti presentati ai nostri bandi sono attualmente in corso, per esempio in Libano e Venezuela.
Paolo Ambrosetti, Commissione Tecnica FOSIT