DT, Unione Contadini Ticinesi e Fondazione Parco del Piano di Magadino: unità d’intenti per il risanamento delle aree delle discariche del Pizzante.

Riazzino: un’importante area, circa 125 mila metri quadri, oggi occupata dalle discariche del Pizzante, potrebbe essere destinata, in futuro, nell’ambito del progetto A2 – A13, a scopo agricolo e naturalistico, in linea con gli obiettivi del Piano di utilizzazione cantonale del Parco del Piano di Magadino.

Si tratta, per citare  il Direttore del Dipartimento del territorio, Claudio Zali, di «una ferita dimenticata del nostro territorio cui va posto rimedio». È questo, in estrema sintesi, il tema presentato alla stampa il 13 febbraio a Cadenazzo, alla presenza, oltre che del Presidente del Consiglio di Stato Zali, del Vicesindaco della Città di Locarno, Giuseppe Cotti, del Presidente dell’Unione Contadini Ticinesi, Omar Pedrini e del segretario dell’Unione Contadini Ticinesi, Sem Genini, del Direttore della Divisione dell’ambiente del DT, Giovanni Bernasconi, del Presidente della Fondazione del Parco del Piano di Magadino, Giacomo Zanini, e del Direttore della medesima fondazione, Giovanni Antognini.

Al fine di favorire ulteriormente l’accettazione del progetto generale A2-A13, il DT propone come ulteriore misura di compenso ambientale il risanamento del Pizzante.

Si tratta di un immenso sforzo logistico e finanziario per riparare a un errore commesso in passato.

In quest’ambito, il Dipartimento ha sottoposto preliminarmente all’Ufficio federale delle strade (USTRA) e all’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) la proposta di risanamento delle aree delle discariche del Pizzante, in particolare per richiedere alle autorità federali se una loro partecipazione finanziaria rientra in linea di conto e, se sì, in quali proporzioni.

Il compenso ambientale

Nell’ambito dei grandi progetti infrastrutturali, il compenso ambientale rappresenta una conditio sine qua non, e dunque riveste un ruolo sempre più importante. Nell’ambito del progetto A2 – A13, consegnato a USTRA da parte del Dipartimento del territorio e ampiamente condiviso da tutti i gruppi d’interesse coinvolti, considerato, in particolare, l’aspetto dell’attraversamento di una zona palustre d’importanza nazionale (ovvero quella del Ticino), si è rivelato necessario approfondire, appunto, il tema del compenso ambientale. Un ambito, questo, che è stato subito preso in considerazione: i compensi ambientali, infatti, ci sono e sono anche importanti. Ciò nonostante, per rimediare, in primis, a un grande errore commesso in passato all’interno di un comparto particolarmente pregiato che offre superfici coltivate, aree di svago con ampi spazi verdi e una zona palustre di qualità in corrispondenza del fiume Ticino, si è pensato d’inserire come ulteriore compenso ambientale, proprio nell’ambito del progetto A2 – A13, anche il risanamento delle discariche del Pizzante.

Lo studio di fattibilità preliminare

Nella fattispecie, il DT ha dato mandato in questo senso a un consorzio esterno poco meno di due anni fa. Lo studio che ne è scaturito è stato trasmesso al Cantone, ed è stato oggetto di approfondimento già nell’estate 2022.

Successivamente, lo stesso è stato ulteriormente affinato e ora è stato presentato ai media. Uno studio, questo, che rivela come il recupero di 125 mila metri quadri di superficie, i cui costi d’investimento stimati si aggirano sui 250 milioni di franchi, sia, di fatto, non soltanto possibile, ma anche che dalla termovalorizzazione del materiale combustibile (550’000 tonnellate) si otterrebbero annualmente (per una durata dei lavori stimata in 8 anni) circa 38 mila megawatt ora di energia elettrica e circa 22 mila megawatt ora di energia calorica, con un risparmio di 2,2 milioni di litri di olio combustibile.

La copertura di Airolo: un esempio da seguire

Un esempio recente, e andato a buon fine in termini di partecipazione finanziaria da parte della Confederazione, è il progetto della copertura dell’autostrada A2 ad Airolo: il Cantone ha garantito la messa a disposizione di 50 milioni di franchi e Berna ha fatto la sua parte, facendosi carico dell’altra metà della spesa. Un Comune, quello di Airolo, che negli anni ha dato molto in termini di sacrifici. Si pensi, per esempio al rumore generato dai cantieri, come quello attuale relativo al risanamento del tunnel del San Gottardo.

Nel caso del risanamento delle aree delle discariche del Pizzante, l’obiettivo è il medesimo, con la consapevolezza che, in questo caso, le tempistiche saranno più dilatate. Potrebbero però esserci i presupposti per un’entrata in materia, sia da parte del Cantone che da parte della Confederazione.

Dipartimento del Territorio