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Cavalcare il proprio sogno


Giorgio Spelgatti ha remato forte per arrivare a coronare il suo sogno. A quarantacinque anni si dice finalmente pago di ciò che ha raggiunto: dapprima si è diplomato a Mezzana, in seguito è stato autista di camion e autobus ed ora trasporta e commercia bestiame con la Vianco.


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«Mi vengono i brividi se ti dico che ora ho raggiunto l’apice della mia carriera lavorativa», racconta quasi commosso Giorgio mostrandomi una foto del suo camion su cui trasporta vacche, pecore e maiali. «Sono partito da lontano. Mio padre aveva un’azienda agricola ed io da piccolo non avevo dubbi, volevo fare il contadino». E così è stato.

Giorgio Spelgatti ha iniziato diplomandosi a Mezzana come agricoltore, seguendo le orme del padre, che già prima di lui nel suo piccolo aveva iniziato col commercio e il trasporto di bestiame. Un interesse che Giorgio ha via via maturato, tant’è che dopo pochi anni, dopo aver venduto l’azienda agricola di famiglia per dedicarsi esclusivamente ai trasporti – dapprima diventando autista di camion internazionale e poi di bus di linea – ha poi pensato di riprendere a lavorare con gli animali: «Ho guidato per vent’anni i bus di AutoPostale ma poi ho ridotto la percentuale di lavoro e ho ricominciato con il trasporto di bestiame da indipendente». Un’attività accessoria che pian piano è cresciuta sempre di più trasformandosi in un vero e proprio impiego a tempo pieno. «Se ci ripenso», racconta, «non mi par vero di esserci riuscito». Oggi Giorgio è dipendente della ditta argoviese Vianco ed è la figura di riferimento per il canton Ticino.

«Praticamente mi sono ritrovato a fare i miei due lavori preferiti insieme: trasportare il bestiame e commerciarlo». Giorgio ha ancora vivo nella memoria il momento in cui stava tornando dal macello di Oensingen quando la direzione della Vianco lo ha chiamato e gli ha chiesto di fermarsi all’area di servizio di Gunzgen perché volevano raggiungerlo e fargli la proposta di entrare a far parte del loro team. «Sono arrivato all’area di servizio con il cuore in gola, la direzione mi stava aspettando lì per offrirmi il lavoro che tanto desideravo e finalmente potevo dire che il mio sogno si era avverato». Un percorso impegnativo, con alle spalle un diploma nel settore agricolo e una lunga esperienza nei trasporti che gli hanno permesso negli anni di costruirsi la sua attuale professione raggiungendo oggi un traguardo molto importante: poter essere la figura di riferimento per gli allevatori del canton Ticino per il commercio di bestiame.


Giorgio Spelgatti con Chantal Cadei.
Giorgio Spelgatti con Chantal Cadei.

Vacche da latte e vacche da carne

«Sì, perché gli allevatori si appoggiano su di me», racconta Giorgio, «non solo per il trasporto di bestiame ma anche per la scelta e l’acquisto delle vacche da latte o da carne». Un importante ruolo che gli permette di viaggiare con i suoi mezzi a spostare gli animali da una stalla all’altra oppure portarli oltre Gottardo, ma anche di proporre un capo di bestiame da carne oppure da latte ai contadini ticinesi suoi clienti. «Capita che gli allevatori mi chiamino e mi chiedano due mucche da latte». E allora Giorgio si immerge completamente nella ricerca attivando tutte le sue competenze del settore. «Il mio ruolo consiste innanzitutto nel conoscere l’allevatore che mi fa la richiesta e capire che tipo di bestie ha nella sua stalla. In secondo luogo cercare le due mucche che possono andargli bene, recarmi sul posto dove si trovano, valutarle, sceglierle e mandargli foto e video per fargliele vedere.


Questo implica prima di tutto aver instaurato un buon rapporto di fiducia con il contadino e in secondo luogo avere le conoscenze adatte per andare a pescare le bestie giuste per quel tipo di allevatore. La mia più grande gioia è proprio questa: trovare attraverso i miei contatti le mucche che possono soddisfare le esigenze dei miei clienti e andare a prenderle anche se si trovano a Brunegg, Grunzwil, Kradolf o Rothenbrunnen. Ogni tanto capita che l’allevatore voglia venire con me a vedere le bestie di persona mentre altre volte mi dà completa fiducia. Se le acquisto all’asta mi accordo prima con lui sul prezzo massimo da offrire e se invece si tratta di animali a prezzo fisso, vado e concludo l’affare a suo nome e glieli porto a destinazione. Non c’è soddisfazione più grande del riuscire a compiere questa impresa». Per questo Giorgio spiega di essere già arrivato a buon punto della sua carriera ma sa che può ancora crescere nella sua professione. Difatti il suo scopo è quello di cercare sempre di migliorarsi. «Prima di me, qui in Ticino, il referente della ditta era Hans Ziswiler, che ora è andato in pensione, e devo dire che con il suo lavoro mi ha lasciato una grande eredità, tra le tante cose che è riuscito a portare avanti è stato anche uno dei grandi promotori del marchio Vacca Madre Svizzera. Per questo mi sento in dovere e motivato a continuare ciò che lui ha iniziato con entusiasmo e in modo eccellente tanti anni fa».


Non solo trasporti convenzionali

«Ieri sera ho trasportato un toro con il mio camion a Braggio in Valle Calanca, ma solo l’anno scorso ne ho portato un altro alla stessa destinazione con la teleferica». Come si fa a capire se un toro può essere portato con la teleferica oppure no? «Anche in questo caso è la mia esperienza a dirmi cosa devo fare con un dato animale. Se mi accorgo che il toro è tranquillo e non si agita nemmeno se lo si sposta su lunghe distanze, allora mi posso fidare e lo carico sulla teleferica. Se invece un toro è irrequieto, e questo capita molto più di frequente rispetto alle mucche, allora opto per un trasporto con il mio camion». Non ci sono regole, Giorgio sa come muoversi con le bestie grazie alla sua esperienza e sensibilità maturate negli anni. E non solo, ha anche dotato i suoi mezzi di trasporto di un accessorio ormai indispensabile: «Ho montato delle videocamere, così quando guido posso sempre tenere sotto controllo il bestiame che trasporto, cosa che prima non potevo fare e che mi imponeva delle fermate durante il tragitto, anche se la maggior parte delle volte era più per un mio scrupolo personale che per un bisogno reale. Con l’ausilio delle immagini ora riesco a viaggiare e a fermarmi solo se strettamente necessario perché grazie al monitor ho il controllo continuo su ciò che succede dietro».


Un trasporto speciale in teleferica.
Un trasporto speciale in teleferica.

È importante rispettare gli animali che si trasportano in tutti i casi

«Per me è fondamentale rispettare gli animali trasportati», e questo vale anche quando Giorgio dice di dover portare gli animali al macello. «So che non è sempre un lavoro facile il mio». E quando invece si tratta di trasporti che vanno pianificati perché deve recuperare bestie da dieci o dodici stalle dislocate su tutto il territorio del cantone per portarle oltre Gottardo allora serve anche essere precisi e programmati. «È molto importante che gli animali non soffrano i viaggi e compiano giri inutili, per questo ho una tabella di marcia che cerco sempre di rispettare pianificandola in anticipo. E quando si tratta di trasporto di animali che devo portare qui dalla Svizzera interna, soprattutto in estate, sto bene attento e calcolo il tempo in cui staranno a bordo del mio camion. Specialmente con i maiali prediligo viaggiare presto la mattina. Questo per evitare alle bestie di subire il trasporto e di raggiungere la loro destinazione il più presto possibile evitando il sole cocente e le ore di colonna».

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