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Il piacere di allevare

Un Ariete nano cincillà.
Un Ariete nano cincillà.

Ciò che accomuna gli allevatori giunti all’esposizione avicunicola cantonale dello scorso fine settimana è la passione. Sono tutte persone alimentate da un fuoco interiore e con una gran voglia di confrontarsi, migliorarsi e portare sempre più in alto la qualità degli esemplari di polli e conigli presenti alla competizione.


Giudici al lavoro

È venerdì 10 gennaio 2025, il giorno prima che l’esposizione avicunicola di Giubiasco apra i battenti al pubblico. Poter girare in mostra quando le porte sono aperte solo a giudici e allevatori mi dà la sensazione di essere un po’ privilegiata. Cerco di fare meno rumore possibile mentre attraverso il Mercato Coperto di Giubiasco guardando dentro le gabbie di galli, galline e conigli stando ben attenta a non disturbare ciò che accade in quel momento nella sala. Il percorso è interrotto solo da tavoli di giuria piazzati nei corridoi di passaggio tra le voliere. Ci sono sempre due persone presenti ad ogni postazione davanti alle gabbie, una seduta che segna i giudizi sulle schede e un’altra in movimento col camice bianco. Quello in piedi è il giudice avicolo che prende e preleva per le zampe i polli da valutare osservandone dapprima i pregi e poi i desiderata, cioè tutte quelle cose che andrebbero migliorate in quell’esemplare. Il primo che incontro nel suo lavoro proviene da Le Locle. Ha in mano un gallo di razza Bielefeld nano. Mi fermo quindi ad osservarlo, l’esemplare che sta valutando con attenzione tutto sommato riceve un buon giudizio globale. Ma non sempre va tutto liscio. Ci sono casi in cui un animale presenta un difetto evidente ed è allora che viene subito tagliato fuori dal concorso. Può capitare, per esempio, che una gallina abbia le doppie punte sulla cresta, un difetto che si tramanda alla prole e che perciò non le permette di aggiudicarsi nemmeno un punto nella gara. Scopro così dal giudice Daniel Grossenbacher che valutare correttamente un animale in competizione serve non solo ai fini della gara stessa ma soprattutto agli allevatori per eliminare quei difetti che portano alla riproduzione di esemplari che non corrispondono allo standard di razza.

Passo poi nel secondo corridoio delle voliere dove mi accorgo che un altro giudice sta valutando il piumaggio di una Amrock dalla tipica colorazione barrata. Qui sento che si parla dell’anello portato alla zampa del gallo e che il colore blu ne caratterizza l’anno di nascita, in questo caso corrisponde al 2024. Il giudice sta osservando il dorso, le remiganti, il colore, la testa e il portamento dell’animale e infine si sofferma a lungo sul sottopiumaggio. Rimane un po’ fisso su questo aspetto e sposta più volte le piume all’indietro per osservarle meglio. Per spiegarmi come si capisce se il colore è giusto gliene strappa una e la mette sul tavolo di giuria. «Un sottopiumaggio corretto ha le piume che terminano sempre con il colore nero ma ogni tanto si fa fatica a vederlo e allora si deve strappare una piuma e metterla su una superficie bianca per averne la conferma, proprio come in questo caso». Rimango affascinata da questa spiegazione e capisco che essere giudice richiede non solo competenze ma soprattutto tanta esperienza. Decido quindi di allontanarmi da lì per lasciarlo proseguire nel suo lavoro e vado per la mia strada, mentre Jacques Bades, il giudice di St. Brais che mi ha appena dato queste spiegazioni, mi accenna un segno di saluto. A fine gara, sia lui, sia l’altro giudice che ho osservato mi fermeranno per dirmi che è importante che si diffonda attraverso la stampa ciò che sta dietro a un’esposizione come questa, perché non solo fa conoscere il lavoro dei giudici ma soprattutto mette in luce quanto impegno e sudore ci sia da parte degli allevatori per esporre soggetti di razza come quelli presentati a Giubiasco.


Jacques Bades intento a valutare una Amrock.
Jacques Bades intento a valutare una Amrock.

Il comitato della FACT è cambiato

La competizione è ancora aperta e ora mi avvicino ai tavoli dietro all’esposizione, per intenderci quelli che danno sul bar. Lì trovo parte del comitato della Federazione Avicunicola Ticinese (FACT) alle prese con il computo delle prime schede giunte nelle loro mani e la stesura di una prima classifica rudimentale in base agli esemplari di conigli e polli in gara già valutati. Ben disposte sui tavoli ci sono anche le schede di tutte le razze di conigli presenti in esposizione, saranno almeno una trentina quelle che partecipano all’avicunicola di Giubiasco di quest’anno. «Ma come spesso accade in Ticino», mi spiega Giovanni Rusconi, il nuovo cassiere e segretario della FACT, «la maggior parte dei conigli presentati in espo sono quelli di razza Ariete e i Fulvi di Borgogna». Lì accanto vedo seduto Mirko Solari che mi sembra stia prendendo qualche appunto su un foglio di carta. Non lo interrompo. Mi distraggo un attimo e mi accorgo di essere al tavolo con Renzo Marielli così mi presento e vengo a sapere che è proprio lui il nuovo presidente della FACT e ne approfitto per fargli qualche domanda. «Sarà che non so mai dire di no, ma ora mi ritrovo a ricoprire il ruolo di presidente», mi dice sorridendo. Ma non è un caso se è arrivato a quella carica perché la sua passione per l’allevamento di polli e conigli parte da molto lontano. «È dal 1983 che mi sono avvicinato a questo mondo, ora che sono ormai in pensione dalle Officine, il mio hobby è diventato una delle mie attività principali insieme a quella di vicesindaco di Cadenazzo e vicepresidente della Società Avicunicola di Camorino (SAC)». A questo punto gli chiedo di aggiornarmi sui cambiamenti a livello della Federazione cantonale. «Be’, in realtà i cambiamenti sono già avvenuti lo scorso anno, difatti nel mese di giugno sono usciti dal comitato il presidente Giulio Mottini che era in carica da 12 anni, Nadia Martinelli fiduciaria di coniglicoltura che era presente da 29 anni in comitato e Mirko Solari che per la Federazione ha lavorato per 37 anni e che, come puoi ben vedere, continua tuttora a darci una mano. I nuovi arrivati sono: Giovanni Rusconi, segretario e cassiere, Matteo Ambrosini, nuovo fiduciario di coniglicoltura e Luca Nani fiduciario di avicoltura che insieme a me, Oscar Minoggio, Andrea Nicoli e Guido Florioli formiamo il nuovo comitato della FACT».


Un Ariete nano Madagascar.
Un Ariete nano Madagascar.

Le giovani leve non mancano

Giro ancora un po’ intorno ai tavoli dei giudici, ma stavolta osservo come valutano i conigli. Per loro ci sono “i portatori”, cioè tutti quei volontari che si mettono a disposizione per il trasporto dei conigli dalle gabbie ai tavoli all’interno di scatole di plastica verdi. I giudici dei conigli li aspettano tutti insieme allineati uno di fianco all’altro in cima alla sala. Vedo passare una signora che trasporta un Bianco di Vienna dagli occhi azzurri e un altro signore che trasporta avanti e indietro gli Arieti nani. Mi soffermo un attimo e la stessa signora che stava portando poco prima il Bianco di Vienna si ferma e mi dice di toccare il pelo splendido e setoso di un Focato spiegandomi di passargli le dita sulla schiena in contropelo per sentirne la morbidezza. Sembra un tappeto di velluto. A quel punto il mio sguardo viene catturato dalla sagoma di un disegno di un coniglio cucito sulla schiena della giacca di pile di un ragazzo che sta facendo la spola tra i banchi dei giudici dei conigli e i membri di comitato immersi tra le schede dall’altra parte della sala. Aspetto che mi passi accanto e gli chiedo che ruolo ricopre in quel luogo e così mi dice di essere un allevatore di Fulvi di Borgogna e conigli nani Ariete.

Ci sediamo a un tavolo e mi racconta la sua storia. Si tratta di Matteo Ambrosini, un giovane di 26 anni che da cinque anni si è avvicinato al mondo delle esposizioni cunicole entrando da poco, grazie all’aiuto e la passione di un suo amico, anche nel comitato della Federazione Avicunicola Ticinese. Ma che cosa spinge un giovane ad avvicinarsi a una passione del genere? «Come in tutte le passioni che ognuno ha, la spinta arriva da uno stimolo a voler fare qualcosa che ci piace nel miglior modo possibile e in un ambito affine a sé stessi. Io ho avuto la fortuna di incontrare un amico che allevava conigli per le esposizioni e di farmi coinvolgere dal suo entusiasmo. Ed eccomi qua. C’è chi ama uscire la sera per andare in discoteca e chi invece oltre a quello si trova con altri amici a discutere di conigli. Io sono uno di quelli e ne vado fiero. Poter vedere nascere e crescere un proprio coniglio è una grande soddisfazione. E poi la ciliegina sulla torta per me è proprio quella di poter essere qui a Giubiasco a presentare i frutti del mio lavoro».


I campioni dei campioni

Ed ecco che il gran finale sta per arrivare, tra conigli e polli che hanno raggiunto il miglior punteggio in gara c’è la scelta del campione tra i campioni. Nei polli la vincitrice è una gallina Brahma perniciata a maglie nere dell’allevatore Luca Nani. «Sono contento di questa vittoria», mi dice soddisfatto, «ho iscritto la gallina a nome di mio figlio Noah perché nonostante sia ancora molto piccolo mi segue già in stalla e osserva il lavoro che svolgo quotidianamente. Spero così di riuscire a trasmettergli la mia passione».  Poi arriva il turno del coniglio campione tra i campioni. Sono tanti i contendenti ma alla fine i giudici si accordano su un coniglio di razza Ariete piccolo grigio di Fausto Foiada che ha ottenuto 97,5 punti.


Vincitori allevamento conigli

Fausto Foiada con l’Ariete piccolo grigio che ha ottenuto il titolo di miglior coniglio dell’esposizione.
Fausto Foiada con l’Ariete piccolo grigio che ha ottenuto il titolo di miglior coniglio dell’esposizione.

Gruppo razza nana



Cattori Amelia

Nani di colore bianco occhi blu

94.83

Collezione razza nana



Margnetti Romeo

Nani di colore misti

95.90

Gruppo razza piccola



Foiada Fausto

Russo

96.00

Collezione razza piccola



Gobetti Michele

Alaska

96.30

Gruppo razza media



Martinelli Nadia

Bianco di Vienna

96.00

Collezione razza media



Solari Mirko

Lepre

96.50

Gruppo razza gigante



Caruso Gerardo

Screziato svizzero misti

95.50

Collezione razza gigante



Nicoli Andrea

Screziato svizzero misti

95.90

Best in Show



Foiada Fausto

Ariete piccolo grigio

97.50



Vincitori allevamento volatili

Luca Nani, papà di Noah, con la gallina Brahma, che si è invece aggiudicata il titolo di miglior gallina.
Luca Nani, papà di Noah, con la gallina Brahma, che si è invece aggiudicata il titolo di miglior gallina.

Gruppo razza nana



Caccia Alessio

Marans nana

94.33

Famiglia razza nana



Ghisletta Enzo

New Hampshire

94.60

Gruppo razza da reddito



Caccia Alessio

Cemani

94.33

Famiglia razza da reddito



Marielli Renzo

Australorps nera

95.20

Best in Show



Nani Noah

Brahma

96


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