Quasi il 20% in meno di uva rispetto alla media decennale, ma con un’ottima gradazione
- agricoltore-ticinese
- 7 apr
- Tempo di lettura: 4 min
I risultati della vendemmia e i prezzi delle uve del 2024 sono stati comunicati dalla Sezione dell’agricoltura e dall’Interprofessione della vite e del vino quando eravamo ormai già andati in stampa con l’ultimo numero di Agricoltore Ticinese (20 dicembre). Riportiamo un sunto del rapporto stilato lo scorso anno in questo primo numero del 2025. Le tabelle con i prezzi di dettaglio sono consultabili alla pagina web: Repubblica e Cantone Ticino - Annata viticola 2024.
È stata un’annata difficile ma qualitativamente buona
«L’anno viticolo 2024», si può leggere nel comunicato stampa congiunto, «contraddistinto da intense pressioni meteorologiche durante la fioritura, che hanno favorito lo sviluppo della peronospora, e da abbondanti piogge a metà vendemmia, che hanno fortemente penalizzato il raccolto, è risultato uno dei più difficili registrati fino ad oggi. I quantitativi delle uve Merlot conferite riflettono l’annata e sono pertanto inferiori del 12.85% rispetto al 2023 e del 16.57% se paragonate alla media decennale». Ma se la quantità di uva è stata piuttosto modesta, si è invece registrata «una gradazione media delle uve Merlot conferite superiore di 0.46° Brix rispetto a quella del 2023 e di 0.26° Brix rispetto alla media decennale». Un valore in linea con le migliori annate e che indica una maturazione ottimale dell’uva. «Bisogna essere prudenti, è ancora presto per fare previsioni sui vini di questa annata. Tuttavia, possiamo sicuramente affermare che i dati derivati dalle analisi sono positivi e ci rendono ottimisti», ha affermato Maria Grazia Carbone, direttrice dell’IVVT.
Nella Svizzera italiana la vendemmia 2024 ha prodotto 5’222’396 kg di uva, di cui 4’114’206 kg di Merlot con una gradazione media di 21.30 Brix (88.78°Oe) e 373’044 kg di Merlot annunciato per la vinificazione in bianco (Blanc de Noir BdN). La media determinante per i prezzi prende in considerazione solo uve Merlot destinate alla produzione di vino commerciale con una gradazione superiore ai 18° Brix e non annunciate come BdN.

Prezzi e valore della vendemmia
Alla gradazione media determinante per la fissazione del prezzo delle uve Merlot, segnatamente 21.4 Brix (89.2°Oe) per il 2024, il prezzo base indicativo fissato dall’Interprofessione della Vite e del Vino Ticinese (IVVT) è di 420 franchi al quintale.
Il valore globale della vendemmia 2024 viene stimato in circa 21.58 milioni di franchi per il Ticino e 21.93 milioni di franchi per la Svizzera italiana (che corrisponde a una diminuzione del 15.57% rispetto allo scorso anno). Lo scorso anno la superficie vitata, compresa anche la superficie non destinata alla produzione di vini commerciali, ammontava a 1’175 ettari, di cui il 15.1% sono uve bianche e il resto uve rosse (84.9%), con il Merlot che fa sempre la parte del leone con circa il 75.6% del totale.
Prezzi uve blanc de noir
• resa uva fino a 1.0 Kg/m2: prezzo consigliato Fr. 4.00 al Kg
• resa uva da 1.0 Kg a 1.2 Kg/m2: prezzo consigliato Fr. 3.50 al Kg

Condizioni meteorologiche e aspetti fitosanitari
Per quanto riguarda invece le temperature «la stagione passata è stata un’annata leggermente più mite rispetto alla norma o media trentennale (+0.6°C), soprattutto grazie alle ondate di calore verificatesi durante i mesi di luglio ed agosto, più piovosa nel Sottoceneri (+397 L/m2 a Stabio) ma meno nel Sopraceneri (-101 L/m2) e, nel complesso, meno soleggiata nel Sopraceneri e nel Luganese, dove sono state registrate 100-150 ore di sole in meno rispetto alla norma, mentre solamente il Mendrisiotto ha registrato un valore positivo di 50 ore (fonte dati: MeteoSvizzera). La primavera ha prodotto un deficit di soleggiamento importante ed è stata molto piovosa, con temperature più basse del consueto e piogge abbondanti al di sopra della norma in tutto il cantone. Un intervallo di due settimane dall’inizio di aprile ha portato temperature estive che hanno permesso alla vegetazione di crescere abbondantemente. Durante le notti dal 23 al 25 aprile la temperatura minima al suolo è scesa sotto lo zero causando alcuni danni ai germogli nei vigneti più soggetti e in alcuni casi si sono verificate perdite di raccolto. L’estate è stata più calda del normale, con un’ondata di calore molto lunga tra luglio e agosto. Le precipitazioni sono state nella norma ma con variazioni locali, più elevate nel Mendrisiotto ed inferiori nel resto del Cantone. Il mese di agosto è stato generalmente molto più secco del consueto, soprattutto nel Sottoceneri. Il soleggiamento è stato più elevato nei mesi di luglio ed agosto, deficitario in giugno e settembre. Nel complesso il periodo aprile-settembre (periodo vegetativo della vite) è stato caratterizzato da precipitazioni variabili e sia in primavera che in estate si sono verificati diversi eventi che hanno apportato localmente cospicue precipitazioni e frequenti grandinate. Il mese di settembre è poi stato particolarmente nuvoloso e in alcune zone, come il Luganese, ancora molto piovoso.
Il germogliamento e la fioritura sono apparsi in linea con le medie fenologiche regionali mentre l’invaiatura dell’uva è stata registrata con due settimane di ritardo.
A causa delle condizioni meteorologiche durante la fioritura, caratterizzate da piogge e abbassamenti di temperatura, i tassi di allegagione sono risultati più bassi del consueto. La maturazione delle uve ha avuto un andamento altalenante causato dapprima da piogge consistenti (dal 2 al 9 settembre), seguite da un periodo soleggiato e molto ventoso. La vendemmia della maggior parte delle uve è avvenuta durante l’ultima settimana di settembre.
Come già riportato nell’ultimo bollettino fitosanitario dello scorso anno (nr. 46), «lo sviluppo di peronospora larvata sui grappoli durante il mese di luglio e la progressione dei danni a carico della parete fogliare hanno determinato danni produttivi in diversi vigneti del cantone. Nel complesso invece, le altre malattie fungine non hanno rappresentato un problema se non in casi sporadici o in zone particolari e su varietà sensibili. In base al monitoraggio, anche le popolazioni di Drosophila suzukii sono rimaste a livelli molto bassi, sia durante la stagione che nelle ultime fasi del processo di maturazione delle uve».
Per quel che riguarda invece «la zona infestata del Sottoceneri si è assistito a un aumento delle catture di Popillia japonica, ma solo in alcuni vigneti fortemente colpiti è stato necessario intervenire per evitare danni alla produzione».Attualità
Il rapporto completo sulla vendemmia, con superfici, produzione e gradazioni, sarà pubblicato sul sito
www.ti.ch/agricoltura nel mese di febbraio 2025.
Comments